Trova la tua irragionevole felicità!
Sei felice? Felice a prescindere da quello che ti accade? Felice a prescindere dai risultati che raggiungi?
Sei irragionevolamente felice?
Molto probabilmente no!
La maggioranza delle persone quanto è felice lo è in maniera condizionata. Può essere felice quando succede un evento particolare che le permette di provare l’emozione della felicità.
Vediamo qualche esempio: “sarò davvero felice quando avrò raggiunto quel risultato”, “sono felice perchè mi hai regalato…”, “la felicità è una serata con gli amici a parlare di cose futili”, “posso essere felice solo quando mi sento bene fisicamente”, “sono felice solo con te!”, ecc…
Purtroppo, e questo vale per moltissime persone ( quasi tutte a dire la verità ), l’espressione di un’emozione è condizionata ad eventi esterni o a rappresentazioni interne relative a condizioni specifiche. Vinco dei soldi e quindi sono felice, mi fanno male i denti e quindi non triste, ho perso quella gara e quindi sono triste, non mi ha chiamato e quindi non posso essere felice, e… potrei andare avanti per 10 pagine.
Inoltre, è importante capire che queste condizioni e questi ragionamenti sono spesso inconsci, inconsapevoli, ci escono naturalmente. E come se fossimo programmati per reagire agli eventi in un determinato modo.
Una persona libera da sovrastrutture, sceglie di essere felice o non essere felice. Una persona imprigionata nelle sovrastrutture non sceglie ma reagisce inconsciamente in base ai programmi.
Come posso essere irragionevolmente felice?
Ottima domanda!
Per provare questa fantastica esperienza bisogna, come ho detto prima, essere liberi dalle sovrastrutture. Ma cosa sono le sovrastrutture? Cosa sono questi programmi?
Da qui parte la ricerca verso la felicità non vincolata, la felicità assoluta!
Ogni persona, da quando nasce, subisce un insieme di convinzioni su cosa è giusto o non è giusto, su cosa è adeguato o meno, su che reazione è corretta o non è corretta. E questo accade su quasi ogni cosa e su ogni argomento. I genitori, la società, la scuola, i mezzi di comunicazione, la religione, ecc… ci indicano ( volontariamente o meno ) le loro regole su come si affronta la vita.
Queste regole ( o sovrastrutture ) ci vincolano nel tempo. Facciamo un semplice esempio a me molto caro. La scuola ci indica che l’errore va punito, la chiesa cattolica ci dice che l’errore ( il peccato ) va punito (pentimento e penitenza), i genitori ci dicono che l’errore va punito, ecc… Quindi l’errore è sbagliato!!!
La vita, però, ci indica che possiamo imparare solo compiendo errori.
Questa struttura diventa un programma nel nostro inconscio che nel tempo ci farà reagire in un determinato modo. Ad esempio mi trovo in un campo di calcio e voglio imparare a calciare verso la porta. Lo faccio e sbaglio ( la cosa non mi piace e mi sento inadeguato ), lo faccio di nuovo e sbaglio ( la cosa mi fa agitare perchè sbagliare è sbagliato ), tiro numerose volte, qualche volta bene e qualche volta male. Sai cosa succede? Non scelgo cosa provare, ma parte il programma automatico che influisce sul mio stato emotivo e sulle mie reazioni e sulle mie convinzioni, rovinando, peggiorando e rallentando il mio apprendimento.
Ai miei atleti insegno la grande verità sull’apprendimento. L’errore è un’opportunità! La gestione dell’errore (attraverso feedback produttivo e significati) farà la differenza nella qualità di apprendimento e nella velocità di apprendimento. Su questo concetto si basa il mio metodo per migliorare la tecnica nello sport. Per questa ragione i miei atleti imparano ad un livello superiore agli altri e in un terzo del tempo.
Le sovrastrutture e la Felicità irragionevole!
Esistono sovrastrutture ( convinzioni comuni e regole ) in ogni ambito della nostra vita. Dallo sport agli amici, dalla famiglia all’istruzione, dal comportamento con estranei all’arte della seduzione, dal rapporto con se stessi al sesso, ecc…
Ogni sovrastruttura diventa un programma nel nostro inconscio che ci fa REAGIRE e non ci fa SCEGLIERE. Per essere Felici irragionevolmente è necessario iniziare a mettere in discussione queste sovrastrutture e iniziare a scegliere di agire consapevolmente.
Come faccio a mettere in discussione queste convinzioni? Come faccio ad agire e non a reagire?
Bisogna partire dalla consapevolezza che ogni emozione e ogni reazione la creiamo noi attraverso una particolare fisiologia e una particolare rappresentazione mentale dell’esperienza.
“Siamo i padroni del nostro stato emozionale. Dipende solo da noi e mai da eventi esterni!”
Anche se ti sembra strano, ma possiamo governare completamente il nostro stato emozionale. Ovviamente dobbiamo sapere come fare e dobbiamo fare molto, ma molto allenamento.
Chi riesce a prendere consapevolezza e agisce invece che reagire può vivere una vita gratificante e appagante. Una vita piena di emozioni belle e può essere felice irragionevolmente!