Senti meno fatica con la giusta preparazione mentale
Ti è mai capitato in una gara particolarmente importante che ad un certo punto il tuo corpo è esausto? Ti senti stanco o addirittura sei attaccato dai crampi. Magari manca ancora “troppo” alla fine e già non ce la fai più.
Hai mai visto in TV che questa difficoltà succede anche ai professionisti? Succede, abbastanza spesso, che durante una partita di calcio un atleta si accasci a terra con i crampi. A volte accade molto prima della fine dell’incontro. Eppure quei calciatori sono allenatissimi e potrebbero giocare ben oltre i 95 minuti classici.
Poi si leggono anche cose che sembrano impossibili, come James Lawrence, che completò 50 Iroman in 50 stati diversi in 50 giorni o come la coppia John Mergler e Debi Hazelden che hanno completato 100 Ironman in 100 giorni consecutivi. Il corpo umano ha capacità straordinarie. E in alcuni casi di eccellente equilibrio atletico/psicologico, si possono raggiungere traguardi inimmaginabili per quasi tutte le persone.
Cosa succede allora agli atleti durante la gara? Cosa incide sensibilmente sulla propria capacità atletica?
Premesso che questo che sto per svelarti vale solo per chi si allena molto e molto bene. Non vale per gli avventori della domenica. Queste indicazioni saranno preziose per gli agonisti e per i professionisti.
Emozioni e stanchezza fisica
Quello che pochi atleti sanno è che la stanchezza non è dovuta solo allo sforzo fisico ma anche, e in alcuni casi addirittura di più, vivendo alcuni stati emozionali particolari. Non parlo di una stanchezza psicosomatica né di una stanchezza solo percepita emotivamente. Parlo di un consumo maggiore di zuccheri, di energie fisiche e biochicmiche.
Si! le emozioni possono farti consumare molto di più.
Quali sono le emozioni particolarmente “costose”?
Quelle che ti portano a vivere una situazione di pre-allerta, come se dovesse succedere qualcosa di pericoloso. In quel caso il nostro organismo è programmato per rilasciare alcune sostanze e per creare uno stato psicofisico di particolare attivazione, che, indifferentemente da quello che viene fatto, consuma moltissimo.
In parole povere se una persona entra in uno stato di ansia, di preoccupazione, di paura, di frustrazione inizia a consumare energie. Anche se sta seduto o addirittura coricato.
Per non parlare di chi vive una tensione gara per troppe ore. Addirittura già dalla sera prima. In questo caso il corpo consuma costantemente nutrienti, zuccheri ed energie fisiche.
Quindi la prima regola per rendere al meglio durante le competizioni è:
“Impara a gestire i pre-gara e il periodo prima della gara in maniera economica ed efficace.
Partendo innanzitutto dal tuo stato emozionale”
Lo stato mentale ideale
Abbiamo visto che le emozioni consumano. Ovviamente molte delle emozioni che proviamo sono create dalla nostra mente, dalle nostre interpretazioni e dalla nostra innata capacità di pre-vivere gli eventi.
Lo stato mentale incide in maniera determinante sulle prestazioni fisiche. Sia nella preparazione ad una competizione sia nella competizione stessa.
La domanda chiave in questo caso è: “Qual è lo stato mentale ideale?”
Ovviamente non esiste una risposta che vada bene per tutti. Fortunatamente siamo tutti diversi e con caratteristiche emozionali e mentali diverse.
Sicuramente valgono, un po’ per tutti, le seguenti indicazioni relative allo stato mentale ideale:
- Vivi nel presente.
– Vivere nel passato:”e se succede come quella volta che ho sbagliato….?” oppure “L’altro match ho vinto facile e se gli altri si aspettano da me che io vinca facilmente?, ecc… Queste frasi che ci fanno vivere nel passato aiutano a creare emozioni improduttive e molto costose.
– Vivere nel futuro: “se perdo?”, “se non riesco a fare il mio gioco?”, “se faccio una brutta figura?”, ecc…
Queste frasi che ci fanno vivere nel futuro sono ugualmente costose, improduttive e particolarmente pericolose per i risultati.
– Il presente è l’unica cosa che conta davvero. Impara a vivere attimo per attimo, dando peso anche alle piccole cose come la chiacchierata con un amico, la lettura, la visione di un bel film, mangiare in maniera consapevole, respirare in maniera consapevole, ecc… - Concentrati e lavora sulla tua autostima
Lavorare sulla propria autostima, quotidianamente, ti aiuterà ad affrontare le vigilie delle competizioni e le competizioni stesse con quella sana eccitazione e voglia di far bene che fa davvero la differenza. - Basati sui tuoi punti di forza
Ogni Campione ha bisogno di basarsi sui suoi punti di forza. Quelle caratteristiche che fanno la differenza e che lo rendono forte. Lo rendono unico e speciale. Ogni persona ha i suoi punti di forza.
Tu che leggi impara a sfruttare i tuoi punti di forza. Aiuteranno la tua autostima e ti aiuteranno nei momenti cruciali della competizione. - Sentiti in sintonia con i tuoi obiettivi
Vivi e dai peso al percorso per raggiungere i tuoi obiettivi. Non dare troppo peso alla singola tappa, ma lavora quotidianamente nella direzione dei tuoi obiettivi. Ogni tappa è un’opportunità per avvicinarti a quello che desideri veramente.
Cosa bisogna fare per essere più efficienti?
A questa domanda ti rispondo in maniera chiara e diretta: Contattami!!! 🙂
Per raggiungere uno stato mentale ed emotivo davvero produttivo è fondamentale che fai lavoro su te stesso e impari un’abilità che non viene insegnata in nessuna scuola: La gestione emozionale.
Con tutti gli atleti che seguo, lavoro sempre sulla loro capacità di gestire le proprie emozioni. Sia sulla capacità di dare dei significati produttivi alle esperienze che vivono o che stanno per vivere sia alla capacità di trasformare i loro stati emozionali in quelli più produttivi per loro.
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