La sconfitta dell’Italia è un’opportunità! Enorme!
Come molti italiani, martedì ero davanti alla TV, a soffrire anche nell’ultima partita del girone, contro l’Uruguay. Ho imprecato, lo ammetto. Contro l’arbitro, contro le scelte scellerate di Prandelli e contro un atteggiamento davvero deludente di alcuni giocatori. Quando indosso il cappellino del tifoso, sono tremendo, come affermano alcuni miei amici.
Poi a bocce ferme, dopo essere rientrato nel mio ruolo di Mental Coach, ho deciso di affrontare la situazione per imparare qualcosa. Ho analizzato quali erano le ragioni che hanno portato l’Italia ad un risultato così disastroso e soprattutto ho riflettuto sulla straordinaria opportunità che si presenta.
Per la cronaca, io non credo che tutta la colpa sia di qualche singolo, che si chiami arbitro, Balotelli, Prandelli, Abete, ecc… Pensare in questo modo è solamente utile a crearsi un Alibi, e a non agire per migliorare le cose.
Iniziamo ad esaminare quali sono state le ragioni della sconfitta.
Chi mi legge con abitudine sa che esistono 4 colonne di allenamento per il successo sportivo. Per Vincere bisogna essere straordinariamente preparati:
- Atleticamente
- Mentalmente
- Tecnicamente
- Tatticamente
Se non si è preparati su uno o più di uno di queste aree, non si vince.
Analizziamo, uno alla volta i precedenti fattori:
Preparazione atletica dell’Italia. Voto 4
Anche se dopo la partita con l’Inghilterra ho sentito Prandelli affermare che il lavoro fatto a Coverciano dava i suoi frutti. Io ho visto molti giocatori dell’Italia totalmente impreparati atleticamente. Darmian è stato visto come un fenomeno, solo perchè corre.
Io sono anni che affermo che nel Calcio, uno sport particolarmente dinamico, bisogna correre, ma correre davvero. La preparazione atletica sopperisce, e con ottimi risultati, a carenze tecniche.
Senza entrare nel merito di chi era in condizioni di giocare il mondiale e chi no, sicuramente vanno riviste le tecniche di preparazione atletica. Gli alibi del caldo, del vantaggio dei sudamericani, dell’umidità, ecc… non li accetto.
Ho visto nazionali europee, asiatiche e gli USA, correre tanto e tanto più di noi.
Nella preparazione atletica, inserisco anche l’alimentazione. In Italia si utilizzano ancora diete e supplementazione guidate più dal buon senso che non dalla conoscenza. Vidi un servizio su quello che mangiavano gli Azzurri nel mondiale SudAmericano e restai davvero sbalordito dall’ignoranza alimentare.
Senza parlare della supplementazione. Come mai i nostri atleti non sono riusciti in 6 giorni a recuperare fisicamente dopo la partita contro l’Inghilterra?
Preparazione Mentale dell’Italia. Voto 2
Da questo punto di vista è stato un vero fallimento. Almeno per la preparazione atletica lo staff di Prandelli ha cercato di fare qualcosa, ma la preparazione mentale ed emotiva al mondiale è stata inesistente e affidata al buon senso di pochi.
Vi dico solo alcune macroaree che hanno visto gli Azzurri carenti:
- Un Gruppo sfasciato. C’erano vari gruppetti e non abbiamo visto in nessuna partita l’unione d’intenti. Il gruppo era ridotto a qualche prima donna, qualche testa di ca..o, qualche senatore, qualcuno che se l’è fatta addosso, e tanta rabbia.
- Gestione della tensione sportiva pessima. Solo la prima partita l’abbiamo gestita decentemente. C’era la giusta concentrazione e la giusta tensione. Le altre 2 partite sono state disastrose. Contro il Costarica eravamo “scarichi” e troppo sicuri del passaggio del turno, poi durante il corso del match non siamo riusciti a cambiare l’inerzia. Contro l’Uruguay siamo partiti guardinghi e poco convinti, il secondo tempo spaventati dopo l’espulsione di Marchisio e terrorizzati dopo il gol.
- Determinazione e voglia di soffrire basse. La determinazione era decisamente insufficiente. Io non so cosa abbia detto Prandelli al gruppo prima di ogni partita. Pochi giocatori erano davvero determinati, quei pochi che lo sono stati, lo sono anche nel club.
- Nessuna fame di vittoria. La motivazione, in una competizione così importante è fondamentale. Per il solo fatto che siamo Italiani, le squadre meno blasonate, non ci lasciano vincere. Tutte vogliono vincere e qualificarsi almeno agli ottavi. Ho avuto la fortuna di poter vedere molte delle partire dei gironi, ed eravamo, insieme alla Spagna, la squadra con meno fame. Almeno la Spagna arriva da molte vittorie ( 2 europei e 1 mondiale ). Mi sarei aspettato giocatori con gli occhi iniettati di sangue, una voglia straordinaria di vincere, a tutti i costi. Una cattiveria agonistica straordinaria. Invece sappiamo come è andata.
- Preparazione mentale alla competizione assente. I giocatori Italiani erano meravigliati di giocare contro un Costarica così preparato atleticamente e tatticamente. Alcuni di loro non sono riusciti ad entrare in partita. Non sono stati preparati emotivamente e mentalmente neanche i giocatori che sono subentrati. Cerci e Insigne per entrare in partita hanno consumato al maggioranza del tempo che gli è stato dato. Cassano è stato un vero disastro.
- Comunicazione con il gruppo e comunicazione con l’esterno pessima. Partendo dalle giustifiche di Prandelli sulle convocazioni, alla gestione dei post partita ( dopo l’Inghilterra avevamo l’atteggiamento di chi già aveva passato il turno ), alla comunicazione tra i giocatori e tra Prandelli e i giocatori. Errori anche grossolani, come l’intervista dove Balotelli ha detto ( o molto probabilmente gli hanno detto di dire ) che era interessato a vincere il mondiale e non a segnare per se stesso, ma lo diceva con un linguaggio del corpo che comunicava tutta un’altra cosa.
Il linguaggio e le incoerenze dei attori in Campo ( da Prandelli ai calciatori ) era un forte segnale di un malcontento interno.
Preparazione Tecnica e Tattica 5
Voglio dare quasi la sufficienza perchè la prima partita abbiamo vinto grazie alla tattica e alla qualità che abbiamo in campo ( 6 azioni, 2 gol, 2 legni e 2 azioni pericolose ). Per la tattica, Prandelli, onestamente, ha avuto solo dubbi a questo mondiale. Abbiamo cambiato tattica non per la nostra capacità camaleontica di adattarci, ma per provare qualcosa di diverso.
L’opportunità che sta in questa sconfitta
Quando si sbaglia un evento, in questo caso si fa anche una brutta figura, si può scegliere tra 3 strade:
1) Abbattersi e pensare che il Calcio Italiano è finito ( come ho sentito molto dire )
2) Lasciar correre e pensare solo ad una competizione andata male
3) Riorganizzare il movimento Calcio, facendo un salto di qualità
I perdenti scelgono le prime 2 strade, e una brutta esperienza si trasforma in un Fallimento.
I Vincenti scelgono la 3°.
Ora è il momento di analizzare, oggettivamente, il livello del calcio Italiano, e lavorare sull’ innovazione. Ho l’impressione che in Italia ci alleniamo con le stesse tecniche degli anni 90. Ci nutriamo con un livello molto basso di conoscenza. E’ praticamente lasciata al buon senso o al caso la preparazione mentale.
Basta! è arrivato il momento! Approfittando del forte dolore provato. Non ci dimentichiamo che tutte le grandi scoperte e le grandi realizzazioni, in qualsiasi ambito, sono state create nei momenti di crisi. Perchè alcune persone illuminate, nei momenti di crisi innovano e costruiscono qualcosa che fa fare il salto di qualità al genere umano.
Il dolore, è una leva motivazionale straordinaria, per mettere in discussione le scelte fatte e per avere il coraggio di innovare e crescere. Questo è il momento di riorganizzare il calcio in Italia. Ovviamente partendo dalle giovanili. Gli ambiti da curare sono le 4 colonne del successo sportivo che citavo all’inizio del post.
- Preparazione Atletica
- Preparazione Mentale
- Preparazione Tecnica
- Preparazione Tattica
E poi, quanti altri anni dobbiamo aspettare per rivolgerci, a tutti i livelli, ai mental coach per la preparazione mentale ed emotiva?