Routine Vincenti o Scaramanzia?
Hai mai notato che moti atleti prima di iniziare la loro performance usano ripetere sempre gli stessi movimenti e/o comportamenti?
C’è chi fa il classico segno della croce, chi fa qualche saltello prima di entrare in campo, chi entra sempre con lo stesso piede sulla pedana, chi prima del riscaldamento ascolta sempre la stessa canzone, chi mangia sempre una caramella prima della gara, chi fa le corna o tocca ferro, chi non passa sotto le scale o non attraversa dove è passato un gatto nero, chi fa lo stretching partendo sempre dalla stessa gamba, chi tira l’ultimo tiro a canestro segnandolo, ecc…
Succede a moltissimi atleti. Molti di loro in intervista spiegano che quei gesti, ripetuti quasi senza pensarci, donano loro serenità e danno loro una sensazione che le cose si potrebbero mettere per il meglio.
Questi gesti, nella maggioranza dei casi sono: Gesti scaramantici!
Fanno bene o fanno male? E’ produttivo o è solo scaramanzia?
Come ben sai, sono un mental coach sportivo, e lavoro tutti i giorni per creare strategie vincenti che permettono ai miei atleti di raggiungere risultati straordinari. Una delle strategie che utilizzo è quella di costruire delle “routine vincenti” che permettono all’atleta di entrare nello stato d’animo migliore per affrontare la sfida.
Alcune routine possono assomigliare a quei gesti, ma presentano delle differenze sostanziali.
A volte possono sembrare simili, ma si basano su due principi antipodici ( contrari tra loro ).
Routine Vincenti
La routine è un insieme di gesti, parole, pensieri e immagini associate ad un particolare stato emozionale, che vengono ripetuti ogni volta che è necessario.
Le routine vincenti servono agli atleti per entrare in un particolare stato d’animo vincente, nel migliore dei casi per entrare in uno “stato di grazia”. Si presentano come una delle strategie per raggiungere questo obiettivo e generalmente danno un quid in più. Se ci si dimentica della routine prima della gara, allora, esistono altre soluzioni facilmente applicabili. Spesso le routine sono fatte prima di un gesto specifico: tiro libero nel basket, rigore nel calcio, servizio nel tennis o nel volley, prima dello scoccare della freccia per un tiratore con l’arco, ecc…
La routine vincente si basa sul presupposto che siamo noi a costruire la prestazione ottimale, siamo noi a determinare il nostro successo e le nostre vittorie.
Gesti scaramantici
I gesti scaramantici ( gesti ripetuti prima di un evento ), invece, sono rigidi e sono pericolosi. Per molti atleti (anche se questo vale anche nella vita di tutti i giorni) il gesto serve per scongiurare la cattiva sorte. Se un atleta non ripete, per una qualsiasi ragione, il gesto scaramantico prima della gara, sentirà ( emotivamente e a volte razionalmente ) che gli manca qualcosa per rendere al meglio. Nasce dentro di lui la sensazione che qualcosa andrà storto, che si trova in una giornata no!
I gesti scaramantici non donano una marcia in più, ma scongiurano quello che potrebbe andare storto!
I gesti scaramantici si basano sul presupposto che il risultato possa dipendere più dalla fortuna e dalla sfortuna che dall’impegno. Questi gesti, riducono il “potere personale” e la sensazione di poter incidere consistentemente sui propri risultati, riducono la flessibilità e la capacità di adattamento e aumentano la rigidità.
Cosa fare, Routine Vincenti o Gesti scaramantici?
Ovviamente bisogna creare e ripetere Routine Vincenti.
Con questo non voglio dire che bisogna solo eliminare i gesti scaramantici senza fare altro. Bisogna compiere 2 passi fondamentali, per ottenere risultati straordinari:
- Cambiare modello di pensiero. I risultati dipendono dal nostro impegno! I risultati dipendono sempre e solo da noi! Un gesto scaramantico non innesca nessun processo di fortuna o sfortuna. La fortuna o la sfortuna la costruiamo noi, con azioni, pensieri, convinzioni e scelte!
- Costruire una Routine Vincente. In base alle caratteristiche dell’atleta, va creata una routine vincente, che permette all’atleta di utilizzarla come un interruttore di stati emozionali. Un interruttore per entrare in uno stato d’animo vincente ( vincente in base alle peculiarità e alle caratteristiche personali dell’atleta )
Eliminare solo il gesto scaramantico, senza cambiare modello di pensiero e senza creare routine vincenti, può essere addirittura pericoloso. Si rischia di entrare in un loop di sensazioni negative.
Conclusioni
Senza entrare troppo nel dettaglio, posso affermare con totale sicurezza che chi si affida ai gesti scaramantici è in pericolo perchè se qualcosa non va secondo le aspettative la prestazione crolla inesorabilmente. Chi si affida alle proprie capacità, al proprio impegno e alle proprie scelte, utilizzando le routine vincenti come uno strumento, aumenta sensibilmente la possibilità di compiere una prestazione straordinaria!
Nicolò
Bel post Mauro!