Pressione e stress 2 nemici dello sport!
Lo sport è bellissimo!
Ci si allena duramente con un sogno in testa e nel cuore, si suda, si fanno sacrifici, e nel giorno delle gare si da tutto pur di vincere. A fine gara, con il cuore in pace per aver dato tutto si esulta per la vittoria o si riflette sulla sconfitta. Bello lo sport!
Ma non sempre va in questo modo. Nella maggioranza dei casi, ci sono 2 fattori che rischiano di rovinare la festa. La pressione e lo stress.
Chi pratica sport a buoni livelli, li conosce entrambi.
La pressione è quello stato mentale che prova lo sportivo ( e non ) quando sente di dovere, per forza, raggiungere un risultato. La propria pressione mentale aumenta a causa di:
- Eventi esterni. tifosi, allenatori non troppo bravi, la dirigenza, giornalisti, opinione pubblica, ecc…,
- Rappresentazioni mentali. Quando lo sportivo crea immagini di un futuro di sconfitta e di fallimento.
Lo stress, che è un’emozione molto conosciuta, è causata da uno stato di non equilibrio del corpo. Può avvenire sia:
- Per squilibri biochimici. Sbagliata alimentazione, sbagliata micronutrizione, errori nella gestione degli allenamenti e dei riposi
- Per significati depotenzianti: Ad esempio quando uno sportivo non si diverte più a praticare il suo sport, o gli allenamenti li sente troppo pesanti, e non solo fisicamente, quando non si è più disposti a sudare e a sacrificarsi per ottenere un risultato straordinario, ecc…
Inoltre, quando si danno significati non potenzianti ai risultati ottenuti, o ad allenamenti non andati come da programma. - Per mancanza di riposo fisico e mentale. La maggioranza degli atleti ( soprattutto negli sport di “fatica”) non sa capire quando è il momento di riposare. Inoltre, non va mai sottovalutato, anche il riposo mentale. Bisogna imparare a “staccare la spina”.
In conclusione, il problema principale per molti atleti è quello di non saper “VIVERE IL PRESENTE”. Questa caratteristica abbassa i livelli di stress, e abbassa sensibilmente la pressione mentale.
Vivere il presente significa essere totalmente concentrati su quello che si sta facendo. Sia fisicamente che mentalmente, imparando a svuotare la mente concentrandosi solo sui 5 sensi. Un po’ come giocano i bambini piccoli. Così tanto concentrati che non sentono quello che gli succede in torno, neanche se i genitori li stanno chiamando.
Non credere che sia facile “vivere il presente”, soprattutto quando il periodo che si sta vivendo è di quelli “tosti” emotivamente.
Un esercizio che ti invito a fare è il seguente:
10 minuti consecutivi a “Vivere il Presente”.
L’esercizio consiste nel sederti comodamente e in posizione eretta su una sedia ( o anche all’aperto ma da soli ) respirare con il diaframma e:
- Svuotare la mente dai pensieri del momento
- Concentrarsi sui 5 sensi ( uno alla volta ) cercando di esaltare l’esperienza
- Concentrarsi sul corpo. Dalla testa ai piedi.
L’esercizio deve durare 10 minuti consecutivi senza mai distrarsi sui pensieri che affollano la mente. Se ci si distrae o si pensa ad altro bisogna iniziare da capo.
Buon divertimento!
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