Le 3 P che ti fanno soffrire! (Eliminale)
Tutti affrontiamo i nostri problemi e le nostre difficoltà quotidianamente.
Se elimini le “3P” risolverai le tue difficoltà più velocemente e costruirai molta più felicità!
Attento, però, che se percepisci i problemi come:
- Permanenti,
ovvero sembra debbano durare per sempre
- Pervasivi,
se sembra che abbraccino tutte le aree della mia vita
- Personali,
ovvero sempre che il problema siamo noi stessi.
farai dei casini e soffrirai oltremodo. Inoltre che fa spesso questo tipo di generalizzazioni, tende ad avere difficoltà a risolvere i propri problemi e raramente riesce a fare un salto di qualità.
In questo articolo ti insegnerò ad eliminare queste 3P e a trovare soluzioni di qualità migliore, qualsiasi siano le tue difficoltà!
Se preferisci vedere il video:
Come evitare le 3P che ti fanno soffrire
Vediamo quali sono le soluzioni migliori di fronte ad un problema
1) Esci dal problema,
uscire dal problema significa vedere il problema da un altro punto di vista, quindi vederlo “dall’esterno”. In questo modo il problema non scompare (infatti non si è risolto, il problema è pur sempre lì dove era prima), ma non è più nè pervasivo, nè permanente e nè personale.
2) Accetta la situazione,
solo accettando la situazione, possiamo passare alla fase successiva (ovvero entrare nella zona delle soluzioni). Finchè continuiamo a rimuginare su un problema non accettando la situazione, non riusciremo a uscire veramente fuori dal problema.
3) Entra nella zona delle soluzioni.
Bisogna però uscire dal problema ed entrare nella zona delle soluzioni.
In che modo? Avendo cieca fiducia dell’esistenza di soluzioni, perché per quanto possa sembrare complicata una situazione esistono sempre le soluzioni. Sicuramente non è sempre facile trovarle!
Per entrare nella zona delle soluzioni sono necessarie delle domande produttive, come ad esempio “Come posso trovare una soluzione? Cosa devo impare, fare, capire, ecc..”
Ricordati sempre che la felicità non è assenza di problemi ma la costruiamo nel soddisfacendo i propri bisogni evolutivi. Tali bisogni sono quelli di:
- crescita,
che soddisfiamo quando facciamo un salto di qualità magari imparando una nuova abilità o impariamo qualcosa di nuovo e lo utilizziamo in modo concreto
- contributo,
viene invece soddisfatto quando doniamo a qualcuno senza avere nulla in cambio. Può essere qualcosa di concreto ma anche qualcosa di più semplice: un sorriso, un aiuto, una strategia, ecc.
Infine creati un progetto entusiasmante da perseguire! Creati un grande obiettivo! Probabilmente per raggiungerlo cadrai tante volte, ma le stesso volte ti rialzerai. Perché la bellezza dell’obiettivo non è solo nell’obiettivo stesso ma soprattutto nel percorso.