La regola delle 10000 ore. Tutta la verità!
Vuoi conquistare il successo nel tuo campo? Vuoi raggiungere l’eccellenza e la maestria in quello che fai?
Allenati e fai pratica per 10.000 ore!
Ma davvero funziona così?
Almeno è quello che pensa Malcolm Gladwell nel suo libro “Fuoriclasse. Storia naturale del successo”. Ma non è proprio così. Anche lo scienziato Daniel Goleman, famoso per i suoi libri sull’intelligenza emotiva, ha espresso i suoi dubbi: “La regola delle diecimila ore è vera solo a metà. Se sei un imbranato a golf, e commetti sempre gli stessi errori quando cerchi di fare un putt, dopo 10mila ore starai sempre facendo lo stesso errore, senza migliorare. Sarai sempre imbranato, solo un po’ più vecchio”
Io come Mental Coach, per quello che ho studiato e nella mia oltre che decennale esperienza seguendo atleti di qualsiasi livello e imprenditori, posso affermare che oltre alla Pratica deliberata di 10.000 ore sono necessari alcuni ingredienti nell’allenamento per conquistare la “maestria”
Se preferisci guardare il video alla lettura del testo:
La regola delle 10000 ore di Anders Ericsson
Questo concetto è nato un po’ di anni fa quando il professor Anders Ericsson dell’università del Colorado, pubblicò uno studio del 1993 intitolato “The role of deliberate practice in the acquisition of expert performance”.
In questo studio, lo psicologo americano studiava le abitudini di un gruppo di violinisti, collegando la durata dell’applicazione (dato quantitativo) alla bravura raggiunta (dato qualitativo). Di base ogni violinista aveva iniziato a suonare il violino a 5 anni e vi si dedicavano approssimativamente per lo stesso tempo. Ma a 8 anni di età, il tempo dedicato a esercitarsi variava. A 20 anni, i violinisti più affermati avevano suonato per una media di 10 mila ore ciascuno, mentre quelli meno bravi non superavano le 4 mila ore.
Le conclusioni di Anders si basavano su un ragionamento del tipo: “Se bastasse il talento puro, osservava lo studio, non sarebbe stato impossibile vedere emergere un violinista dopo 5 mila ore di musica. Invece la costante era che il successo arrivava intorno a quota 10 mila. Ergo, concludeva la ricerca, è quello il numero magico, la cifra del successo, molto più del talento.”
Ma davvero si può considerare questa ricerca come corretta?
Secondo me no! O meglio, la base è corretta, senza un’applicazione straordinaria non si può raggiungere la maestria. Inoltre, se l’applicazione non segue alcune regole negli allenamenti relative al continuo e costante miglioramento non porta a grandi risultati perché il mondo è pieno di atleti o musicisti che ripetono troppe volte gli stessi errori.
Soluzione con il Metodo Vinciconlamente
Fare tanta pratica è decisamente utile per il miglioramento, ma non è sufficiente per raggiungere l’eccellenza. La quantità è solo uno dei fattori ma la qualità è il fattore principale. Alzare la qualità dei propri allenamenti aiuta a raggiungere risultati ragguardevoli in minor tempo.
Se ti allenai tanto, ma con una tecnica sbagliata, migliorerai comunque, ma lentamente e ancorerai un errore che a lungo andare bloccherà la tua crescita.
Vediamo in pochi passi quali sono gli ingredienti fondamentali per raggiungere la “Maestria”
1 – Innesca la logica del continuo e costante miglioramento (fasi di feedback produttivo)
2 – Poniti Obiettivi ben posti ( sia obiettivi di prestazione che obiettivi di risultato )
3 – Sfrutta il potere dell’anticipazione ( visualizzazioni del metodo Vinci con la mente )
4 – Allenati e pratica in Fase Laser ( strategie per concentrarsi al massimo )