La regola 85/15 del tennis!

Stan WawrinkaGrazie al mio lavoro di Mental Coach di tennis incontro persone speciali, preparate, appassionate e con tanto tanto da insegnare.

Una di queste è il Maestro di tennis Lino Sorrentino. Ieri parlando amabilmente ha toccato un concetto che mi è molto piaciuto.

La regola del 85/15.

Vediamo perchè è così importante nel tennis!

In un match di tennis solo il 15% è gioco, il resto del tempo, appunto l’85% del tempo, sono pause e riposi.

Il Maestro Sorrentino, mi spiegava che un tennista può controllare completamente alcune cose in un match e le elencava in questo modo:

  1. La battuta
  2. I propri pensieri
  3. … e l’85% del tempo che non è gioco

Quando si gioca, poi, ci sono molte variabili che non sempre sono sotto il nostro controllo. Una su tutte le scelte dell’avversario, il suo comportamento e la qualità del suo gioco.

Invece nel restante del tempo, l’85% appunto, si possono pensare migliaia di cose, alcune posso aiutare il tennista a fare una prestazione eccellente, altre possono inficiare la prestazione.

Da mental coach posso aggiungere che gli errori più comuni che vengono fatti sono:

  • Restare mentalmente ancorato ad uno scambio già effettuato ( un errore, o una scelta dubbia, o un punto sfortunato, ecc…), e continuare a pensare a come sarebbe stato il punteggio se…
  • Farsi distrarre da quello che succede fuori da campo ( rumori particolari, il pubblico, quello che dicono i genitori, ecc…)
  • Farsi condizionare negativamente dal punteggio ( deprimersi su un punteggio negativo o abbassare la guardia su un punteggio positivo)
  • Farsi condizionare negativamente dalle caratteristiche dell’avversario ( di gioco, emozionali, dei suoi precedenti risultati, … )
  • Farsi condizionare negativamente dalle sensazioni fisiche provate negli ultimi scambi ( stanchezza, gambe pesanti, il “braccino”, un equilibrio non ottimale, qualche dolore, fiatone, ecc…)

Invece un tennista preparato mentalmente sfrutta quel tempo per:

  • Rigenerarsi ( fisicamente e mentalmente )
  • Rifocalizzarsi ( attraverso un linguaggio produttivo )
  • Staccare la spina per qualche attimo ( reset ) e rifocalizzarsi sul prossimo scambio
  • Trasformare uno stato emozionale improduttivo ( ansia, paura, preoccupazione, frustrazione, ecc…) in uno stato emozionale produttivo ( sicurezza, autostima, forza, equilibrio, entusiasmo, ecc…)
  • Entrare in uno stato di totale concentrazione o se è capace in uno stato di grazia.
  • Spegnere i pensieri e giocare d’istinto e completamente nel presente

Nella maggioranza dei casi i tennisti restano ancorati all’inerzia della partita, solo i veri Campioni, sono bravi a cambiare l’inerzia a proprio favore.

Ecco un approfondimento video sull’argomento:

Alla prossima… il tuo mental coach Mauro Pepe

La foto di Wawrinka è in onore del vincitore dell’ultimo Roland Garros, che indica che per vincere bisogna utilizzare la testa!

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