Il mental coach solo per singoli o anche per le squadre?
Il mental coaching è nato per seguire singole persone al fine di aiutare a raggiungere i propri obiettivi e a superare le proprie zone d’ombra. Agli albori di questa specialità, negli anni 80-90 negli Stati Uniti non si parlava di fare sedute di mental coaching di gruppo, ma solo lavori individuali, con manager e imprenditori ( oggi chiamato business coaching ). Oggi il mental coaching si è allargato anche agli sportivi ( mental coaching sportivo ) e alle persone ( life coaching ).
Oggi le cose sono cambiate, il mental coach è importante anche per i gruppi e le squadre. Ovviamente il lavoro è molto diverso. Bisogna curare degli aspetti che con un singolo non vengono presi in considerazione, come la gestione della comunicazione per un gruppo, il gioco di squadra, il feeling di squadra, ecc…
Con un singolo il mental coach si concentra sulle esigenze specifiche del suo cliente, con una squadra, deve assolutamente avere un programma formativo, prestabilito in accordo con lo staff tecnico. Spesso si stabiliscono delle sedute ( minicorsi ) settimanali fisse dove poter formare gli atleti, e si stabiliscono altri momenti dove poter fare un lavoro one-to-one.
Il ruolo del mental coach, con una squadra è anche quello di gestire i feed-back, dopo un allenamento e dopo una gara. Generalmente questa parte viene gestita insieme all’allenatore. Il caso migliore è quando l’allenatore viene formato dal preparatore mentale su come si organizza un corretto feedback. Molti sottovalutano il potere formativo di questo momento. Si sottovaluta la forza e l’impatto che la comunicazione può avere sulla mentalità vincente e sulle convinzioni degli atleti durante una seduta di Feedback. Purtroppo la maggioranza dei tecnici si affida al proprio buon senso ( causa spesso di danni molto importanti a livello identità per l’atleta )
Inoltre, il mental coach, con un gruppo deve concentrarsi su aspetti quali:
- Costruzione della mentalità vincente
- Gestione delle convinzioni di gruppo
- Gestione dell’impatto emotivo prima, durante e dopo una gara
- Fornire la motivazione al gruppo
- Insegnare a motivarsi e a trovare la motivazione in quello che si sta facendo.
- Gestire i significati che gli atleti danno dopo un risultato ( sia positivo che negativo)
- Migliorare la capacità di gestire le emozioni di gruppo
- Imparare a cambiare l’inerzia della gara
- Lavorare sul costante e continuo miglioramento, come mentalità
- Gestione dei feedback
- Organizzazione dei processi di apprendimento, tecnici, tattici e mentali
- Gestione delle dinamiche di gruppo
- Gestione degli obiettivi
- …
Inoltre, un mental coach che io reputo bravo deve anche:
- Conoscere le regole basilari di un’eccellente alimentazione ( ha un enorme impatto sulle emozioni )
- Essere bravo nella pianificazione e la gestione delle dinamiche organizzative dei gruppi sportivi
- Deve conoscere, meglio se lo ha praticato, lo sport degli atleti che segue
Non ho scritto tutto quello che un mental coach può fare con un gruppo sportivo. Dipendo anche molto dagli atleti, dal loro background atletico e mentale, e dipende dal momento psicologico che sta vivendo la squadra.