Feder non ha talento!
Federer non ha Talento!!!
Lo so, se ami il tennis starai pensando: Ma questo tizio è pazzo???”
Coma fa ad affermare che Federer, il Dio del tennis che è stato per moltissimo tempo il n°1 della classifica ATP, non ha talento.
Si! Questa frase che sembra una bestemmia tennistica è inserita in una sua intervista.
Questa frase è anche una delle ragioni del successo straordinario di Roger Federer che è sicuramente il tennista più vincente della storia e molto probabilmente anche il più forte di tutti i tempi.
Se preferisci guardare il video alla lettura del testo:
Ecco la trascrizione dell’intervista:
“Oggi tutti mi vedono come un uomo tranquillo, ma i miei inizi di carriera furono allucinanti. Ci fu un allenatore che al mio primo torneo, dopo aver perso pesantemente, mi disse: “Al massimo puoi fare il caffè in un bar con quelle mani. Non hai talento ragazzo.”
Quel tipo, mi fece crescere una rabbia dentro, tale da cambiare radicalmente personalità. Mi alzavo di notte per andare ad allenarmi fuori casa mia. Accendevo le luci in giardino e tiravo 100/1000 volte con la racchetta la palla contro il muro. Provavo, il diritto, il rovescio, e provavo fino a quando non mi convincevo che quel determinato tiro era uscito perfetto.
Volevo arrivare, ma davanti a me vedevo troppi impedimenti e persone che non credevano nel mio talento. C’e stato addirittura un tempo in cui ero solito scagliare in giro la mia racchetta, e quando avevo sedici anni, mi hanno persino cacciato dall’allenamento intensivo. A 17 anni la mia famiglia decise che dovevo andare dallo psicologo, perché avevo scatti d’ira improvvisa. Da quel momento in poi, la mia crescita è stata costante.
Ogni volta che vado sotto pressione, penso alla fatica fatta per arrivare dove sono ora. Dopo essere diventato il numero uno nel 2004, mi venne in mente anche l’idea di smettere. Dopotutto avevo raggiunto il massimo che potevo sperare. Poi mi sono detto: “Continua Roger, perché non sai fare altro, tutto quello che viene dopo consideralo come un bonus.”
Mi hanno anche detto, che sono uno che piange troppo dopo una vittoria e anche dopo una sconfitta. C’è gente che quando vince non sorride. E c’è gente che dopo avere vinto, non smette di sorridere per settimane. Io sono il genere di persona che lascia scorrere le lacrime. Le lascio cadere perché ripenso a quando quell’assistente allenatore, mi disse, che non sarei andato avanti nel tennis. Penso a quei momenti, penso a quanti sacrifici ho fatto per arrivare in alto.
Devo ringraziarlo però, perché soprattutto nei primi anni di carriera, mi ha dato lo stimolo per andare avanti. Mi ha dato la forza interiore per dimostrare al mondo chi potevo essere.”
Io dico spesso che: “Il talento non esiste!”
Esistono delle predisposizioni psicofisiche ma che incidono sul successo di una persona non più del 10-15%
Quello che fa davvero la differenza sono altri fattori relativi:
– Alla capacità di cadere e rialzarsi più degli altri e meglio degli altri
– All’atteggiamento
– Alla quantità di allenamento
– Alla qualità di allenamento
– Alla capacità di creare percorsi di continuo e costante miglioramento