Come vincere la paura di sbagliare!
Chi più, chi meno, tutti almeno qualche volta abbiamo paura di sbagliare. Può sembrare strano ma è naturale ed è un sistema del nostro “corpo” ( inconscio) di protezione, che cerca di allontanare il “dolore” di un fallimento.
Le paure, in generale, sono emozioni non piacevoli, ma decisamente importanti. Se non provassimo la paura ci autodistruggeremmo velocemente. Diventeremmo persone incoscienti che prenderebbero rischi inutili e senza freni.
Detto questo, comunque, a volte queste emozioni, e in particolare la paura di sbagliare, non ci sono molto di aiuto. Io le chiamo “emozioni improduttive” perché rallentano il nostro processo di crescita e rallentano il percorso che ci porta al raggiungimento dei nostri obiettivi. Infatti, la paura di sbagliare, aumenta sensibilmente le probabilità di errore.
Come si crea la Paura di Sbagliare?
Le emozioni le creiamo sempre noi. Non esistono emozioni indotte da altre persone, solo noi abbiamo il potere di creare le nostre emozioni e i nostri stati emozionali. Anche se nella maggioranza dei casi questo processo avviene in maniera inconsapevole. Anche la paura di sbagliare la creiamo noi.
Per comprendere come creiamo questa emozione, bisogna capire che il nostro inconscio opera per raggiungere uno dei seguenti scopi:
- Allontanare il nostro corpo dal “dolore” ( non necessariamente fisico )
- Avvicinare il nostro corpo al “piacere” ( non necessariamente fisico )
Purtroppo, per molte persone, l’inconscio si concentra soprattutto sul primo. Quello di allontanarsi dal dolore. La paura di sbagliare è un campanello d’allarme che presenta lo scopo di indicarci che se sbagliamo potremmo “soffrire”.
Facciamo un esempio. Quando un atleta si trova prima di un gesto tecnico importante ( il calcio di rigore per un calciatore, un tiro libero nel basket, la battuta nel volley o nel tennis, lo swing nel golf, ecc…), nella sua testa si creano delle immagini di errore e in quel momento nasce la paura di poter sbagliare. L’atleta a questo punto, inizia a perdere le sue certezze e non attinge al meglio del suo potenziale.
Come si vince la paura di sbagliare?
La paura di sbagliare è solo una sensazione e come tale può essere cambiata in un istante. Quando proviamo questa emozione bisogna, innanzitutto capire qual è lo scenario che ci siamo immaginati e cambiarlo. Prendersi qualche istante ( bastano 3-4 secondi ) per appallottolare lo scenario indesiderato e immaginare ( non solo visivamente, ma anche con suoni e sensazioni ) uno scenario di successo.
Ovviamente, se non siamo abituati a modificare le nostre rappresentazioni interne ( immagini mentali ), potremmo trovare difficoltà. Il modo migliore per diventare bravi a vincere la paura di sbagliare è allenarsi. Dobbiamo creare vari scenari e varie sensazioni davvero potenzianti da utilizzare all’occorrenza.
Un’altra strategia, molto potente ed efficace, è cambiare la propria fisiologia ( postura, respirazione, velocità di movimenti, sguardo, espressione del volto, ecc…) da una che rappresenta la paura ad una che rappresenta lo stato emozionale che desideriamo, uno stato emozionale produttivo ( sicurezza, fiducia in noi stessi, tranquillità, divertimento, ecc…).
Paura di sbagliare e inconscio.
Per concludere questo articolo, voglio confidarti una strategia, per aiutare il tuo inconscio a non essere sempre concentrato sull’allontanare il dolore, ma concentrato sul tendere al piacere, così da rendere la tua vita decisamente più bella e gratificante.
Per ottenere questa fantastico successo, è utile una visualizzazione. Seguimi bene e falla per davvero.
1° Passo: Rilassati
Siediti su una sedia in una posizione comoda ma dritta. Respira con il diaframma e rilassa i tuoi muscoli.
2° Passo: Ringraziare
Visualizza davanti a te il tuo inconscio. Dagli un’immagine ( ad esempio tu da bambino, o una sfera di energia, ecc… ) e senti tutto l’affetto che provi verso il “Te Superiore”.
Parlagli e ringrazialo per tutto quello che fa per te. Ringrazialo perchè vuole proteggerti e vuole allontanare da te le possibili esperienze dolorose. Ringrazialo anche dei sabotaggi che ti ha costruito per proteggerti.
3° Passo: Fate un Patto
Ora dopo avergli dimostrato il tuo affetto e averlo ringraziato, stringi un patto con lui. Il tuo inconscio si impegnerà a concentrarsi su tendere al piacere e tu gli fornirai immagini e rappresentazioni interne degli scenari che vuoi si realizzino, ovviamente di scenari di successo.
4° Passo: Ritorno alla realtà
Respira regolarmente e quando ti senti pronto puoi aprire gli occhi.
Riccardo
Buongiorno Sig. Mauro
Questo articolo sulla paura di sbagliare è molto bello e istruttivo. C’è una cosa che non capisco perfettamente: cosa significa “visualizza davanti a te il tuo inconscio”? in che cosa consiste la visualizzazione dell’inconscio? Mi scusi ma non mi è molto chiaro questo concetto, se gentilmente mi può dare una spiegazione più approfondita. Grazie.
Mauro Pepe
Ciao Riccardo
la tua è una domanda molto importante!
Quando visualizzi il tuo inconscio puoi dargli la forma e il colore che vuoi. Siccome, l’inconscio non ha una forma univoca per tutti, ognuno lo può immaginare come vuole. Nella visualizzazione non deve essere necessariamente un’immagine a rappresentarlo, può essere anche solo la sensazione di avere davanti a noi l’inconscio e avere l’opportunità di parlare con lui.
Quando lo visualizzo io, immagino Mauro da bambino!
Mi auguro di essere stato di aiuto con questa risposta
con affetto
Mauro Pepe
Riccardo
Si grazie, la risposta è stata esaustiva e molto d’aiuto.
A presto.
Riccardo
Andrea
Ciao Mauro.
vero bell articolo.
Io ho provato ed alcune volte sono riuscito. Ma, come sai, nel mio sport non è come un calcio di rigore o un tiro libero. Nel mio sport si parla di 60 calci di rigore o 60 tiri liberi in poco più di un ora. Con un accumulo di stress e paura colpo dopo colpo. Senza possibilità, come per esempio dopo un calcio di rigore di iniziare a correre e sfogare la propria frustrazione.
Mauro Pepe
Ciao Andrea
è vero nel tuo sport sarebbe inusuale correre dopo un 10 e gridare gol 🙂
Sicuramente il tuo sport ( il tiro ) la gestione di questa paura è fondamentale per raggiungere una buona prestazione!
a presto
Crisi Ema
Signor Mauro Pepe, la domanda che volevo farle è questa : COME FARE AD ACCETTARE UN EVENTUALE FALLIMENTO ??? È questo un altro mio grande problema : anche se uno si impegna tanto per superare un esame, una partita di calcio, una qualsiasi altra prova sportiva o un qualsiasi altro ostacolo, a volte succede che uno fallisce lo stesso !! A volte il fallimento è inevitabile !! Anche se uno si impegna non significa che sicuramente il risultato sarà soddisfacente, potrebbe andar male lo stesso. Tutti i giorni siamo sottoposti ai giudizi degli altri su quello che facciamo, su come lo facciamo, se lo facciamo ecc…ogni giorno ci sono molte persone che hanno il terrore del fallimento, di sbagliare tutto, di essere licenziati e perdere il lavoro, o di non riuscire a superare un esame, oppure ancora di fallire in una gara sportiva che potrebbe costargli il rinnovo del contratto. Però non si può vivere la vita sempre com questa ansia addosso !! Io vorrei vivere più serenamente. Quindi vorrei sapere COME FARE AD ACCETTARE DEI FALLIMENTI E ANDARE AVANTI LO STESSO ?? ANCHE QUANDO UNA SITUAZIONE SEMBRA IRRIMEDIABILE ?? Io ho sempre queste paure, come se in caso di fallimento succedesse chissà cosa di così tragico !!! Come risolvere ?
Mauro Pepe
Ciao Cristian
Il fallimento è solo un risultato negativo ( qualcosa che non è andato secondo le aspettative o secondo il propri desideri ).
La tua difficoltà non è nel risultato ma nei significati che gli dai. Da quello che leggo dai dei significati mooolto depotenzianti ai tuoi risultati negativi. Conta che le persone che ottengono successo ( nello sport, nella business, nella vita, ecc…) sbagliano più delle altre, “cadono” più della altre e perdono più delle altre. Ma non guardano a queste sconfitte come a dei “fallimenti” guardano alle sconfitte come a delle opportunità per imparare qualcosa di prezioso.
Questa non è una caratteristica innata. Anche loro soffrono ma reagiscono con questa abitudine.
Il modo migliore per affrontare un momento così doloroso è quello di trasformarlo in qualcosa di utile, di produttivo. Il modo migliore è quello di imparare qualcosa di utile per diventare più forte o più abile.
Come si fa?
1) Poniti domande produttive (es. “cosa c’è di buono in questo?”, “cosa posso imparare da questa situazione?”, “quale opportunità c’è in questa sconfitta?”, ecc…)
2) Elimina la moda della “lamentela”. E evita di massacrarti per le tue sconfitte.
in bocca al lupo
Crisi Ema
Signor Mauro Pepe, io non mi massacro per le mie sconfitte, SONO GLI ALTRI CHE TI MASSACRANO. La gente non fa altro che ricordati sempre i tuoi fallimenti, criticandoti e insultandoti senza pietà !! E in questo modo ti fanno sentire uno schifo.
Mauro Pepe
Gli altri non possono ferirti se non glielo permetti tu!
Gli altri possono dire quello che vogliono, quello che fa la differenza è quello che pensi tu. Se dai peso a quello che ti dicono allora avrà peso, se non gli dai peso non avrà peso.
Concentrati su te stesso!
Crisi Ema
La ringrazio tanto per le ottime risposte che mi da, mi aiutano a riflettere e mi fanno sentire meglio. Lei è uno psicologo vero ?
Mauro Pepe
Cristian io non sono uno psicologo, sono un mental coach. Mi occupo di aiutare le persone a ottenere grandi risultati, mi occupo di guidare le persone a diventare Campioni nello sport e nella vita.
Crisi Ema
Lei ha sicuramente ragione, ma il problema è che a parole è facile dire cosi, in prativa invece è molto difficile. La gente è cattiva, fa di tutto per farti sentire una merda. Viviamo in una società in cui se non fai quello che fanno tutti ti giudicano, ti criticano in continuazione. Ad esempio se studi sei bravo, se non studi ti dicono che sei un ignorante che non conta niente ; se lavori come tutti sei apposto, se invece non hai voglia di lavorare subito ti etichettano come “parassita che vive alle spalle degli altri”, “fallito”, “inutile” ecc…se fallisci in qualcosa ti dicono che non vali niente. Ecco, queste sono tutte offese che fanno male !! Non siamo liberi di fare ciò che vogliamo, viviamo in un mondo schifoso, condizionati da tutti !!
Mauro Pepe
La gente fa quello che gli pare.
Se gli vuoi dare peso soffrirai, se non gli dai peso vivrai la tua vita. E’ solo una tua scelta!
Questo vale per tutte le persone. Tutti ricevono critiche alcuni SCELGONO di darci peso e soffrono, altri SCELGONO di non darci peso e vivono la loro vita.
Non è facile???
Io non divido mai le cose tra facile e difficile, ma tra quello che so fare ben e quello che non so fare ancora bene. Se una cosa è importante per me, invece di LAMENTARMI, mi informo, studio, mi impegno con tutto me stesso per acquisire questa abilità che mi manca.
Tranquillo che anche io devo gestire le numerose critiche. Oggi dopo tanto tempo sono arrivato non solo a non dare peso alle critiche fini a se stesse ma anche a divertirmi sulle stupidaggini che sono in grado di dire le persone.
Tu ce la puoi fare. Il primo passo è PRENDERTI LA RESPONSABILITA’ DELLA TUA SOFFERENZA. Non è colpa degli altri, ma solo una conseguenza di un tuo comportamento non produttivo ( quello di dare troppo peso a quello che dicono gli altri ). Il secondo passo è quello di imparare a porti domande produttive ( leggi tra i messaggi sopra )
Crisi Ema
Si ho capito quello che mi sta dicendo lei. Comunque guardi che io non voglio lamentarmi eh. Ho scritto tutte queste cose solo per avere un aiuto su come risolvere il problema, solo per avere dei consigli. Non voglio infastidirla, che sia chiaro questo ahahahahah. Quello che dico io è che in questo mondo uno non è libero di fare quello che si sente di fare. Se fai qualcosa ad esempio ti giudicano e ti criticano per come fai quella determinata cosa…è anche vero che a volte dei consigli costruttivi ci stanno tutti, per aiutarti a fare meglio, per carità questo va bene. Però spesso i giudizi e le critiche sono pesanti. Se invece ad esempio sei uno che non fa niente, perché decidi di fare così, subito partono insulti pesanti del tipo : “parassita”, “vergognati, vivi alle spalle degli altri”, “datti fuoco”, “sfaticato, vai a lavorare” ecc……ecco quello che voglio dirle io. Non si può vivere in pace, che tutti devono etichettati per ciò che fai e non fai. Vorrei tanto riuscire a liberarmi da tutti questi condizionamenti che la società ti impone
Mauro Pepe
Cristian
se uno mi dice “datti fuoco” o “sei un parassita” sai cosa rispondo???
Nulla! perchè non mi tocca, è un suo problema non un mio. Io continuo a fare quello che reputo utile per raggiungere i miei obiettivi.
Se vuoi cambiare quello che dicono gli altri, perderai sempre.
Non piacerai mai a tutti, io non piacerò mai a tutti, nessuno piacerà mai a tutti.
Crisi Ema
In poche parole, lei vuole dirmi che per vivere tranquillamente devo semplicemente fare quello che mi sento di fare, facendomi scivolare addosso qualsiasi cosa mi dicano giusto ?? La gente vuole sempre stabilire ciò che è giusto o sbagliato, ma noi dobbiamo ascoltare la nostra testa no ?
Mauro Pepe
Si è così
Crisi Ema
Non mi resta altro che dirle grazie per l’aiuto che mi sta dando. Lei è uno psicologo vero ?
Mauro Pepe
Figurati!
Non sono uno psicologo, sono un mental coach. Mi occupo di aiutare le persone a ottenere grandi risultati, mi occupo di guidare le persone a diventare Campioni nello sport e nella vita.
Crisi Ema
Ah ho capito. Secondo me lei dovrebbe fare anche lo psicologo ?
Crisi Ema
Io ad esempio ho 20 anni e sono mantenuto dai miei genitori, perché ho deciso che voglio fare così. Per il momento non voglio cercare lavoro. Quindi lei dice che io dovrei continuare a fare la vita che desidero fare, senza dar peso al giudizio degli altri ?
Mauro Pepe
Cristian io non giudico mai se una cosa è giusta o sbagliata.
Generalmente aiuto, le persone che seguo attraverso le coaching, a realizzare i loro obiettivi e ad essere felci e soddisfatti della loro vita.
Tu hai fatto questa scelta. L’unico giudizio che devi sentire è il tuo.
In bocca al lupo per tutto 😀