Ancora, ancora, ancora – Miracle!
La parte di film ( Miracle del 2004 ) che presento oggi è uno di quelli che possono cambiare l’atteggiamento di un atleta.
Miracle è la storia della nazionale di hokey sul ghiaccio Americana, allenata dal campione Herb Brooks (Kurt Russell), formata da atleti del college ( non professionisti ), che ha vinto la medaglia d’oro alle olimpiadi del 1980 sconfiggendo i super campioni sovietici ( imbattuti per quasi 10 anni ).
Il film è straordinariamente bello per chi ama lo sport basato su storie vere. L’ambientazione è nell’America degli anni 80, un periodo particolarmente difficile per la guerra fredda tra Stati Uniti e Unione Sovietica. L’ambientazione sportiva, invece, è quella della nazionale di hockey sul ghiaccio statunitense, molto in difficoltà e sfiduciata, che deve preparare le olimpiadi invernali del 1980 nello Stato di New York.
Il coraggio e il potente impatto del coach Herb Brooks, permette a un gruppo di talenti, sfiduciati, pieni di rancori tra loro e che pensano a diventare professionisti, di diventare un gruppo straordinario capace non solo di battere la squadra sovietica, ma di addirittura vincere l’oro olimpico.
Una delle parti più rappresentative, che Mike Eruzone in un’intervista recente ha confermato come vera, è quella dell’allenamento ( suicidio ) “forzato” dal coach appena finita una partita amichevole pareggiata, senza particolare impegno, dalla squadra. La bellezza sta nella motivazione/cazziata Di coach Brook.
“Sarà bene che pensiate a qualcosa altro, tutti nessuno escluso,
quando mettete quella maglia rappresentate voi stessi e i vostri compagni di squadra,
e il nome scritto davanti è molto più importante di quello scritto dietro,
ficcatevelo bene in testa, ANCORA”
La lavata di testa si trasforma in una lezione sul gioco di squadra straordinaria.
Buona Visione