3 setacci per essere un vincente!
Essere un Vincente è un’abitudine che prescinde dallo sport. Si è vincenti nella vita prima che in campo, in piscina o in pedana.
Per essere un Campione dentro e fuori dal campo è fondamentale imparare a non giudicare per il solo gusto di farlo e senza imparare niente, a non criticare, e soprattutto ad evitare la pratica dell’ “inciucio”.
Chi per abitudine giudica, critica e “inciucia”, raramente ottiene grandi risultati nella vita. Voglio riflettere con te su alcuni punti:
- Chi impegna il proprio tempo a concentrarsi sugli altri in maniera critica non impiega il proprio tempo a concentrarsi su se stesso per crescere, migliorare e lavorare sodo per raggiungere i propri obiettivi
- Chi critica gli altri produce pensieri improduttivi e negativi che nel tempo costruiscono convinzioni davvero debilitanti nel rapporto con gli altri.
- L’ “inciucio” e la critica sono dei muri emotivi costruiti contro le altre persone. L’abitudine di criticare, poi, è pervasiva. Si finisce per essere critici su tutto e con tutti anche con se stessi.
Allora per migliorare questo fondamentale aspetto del vincente è necessaria la tecnica dei 3 Setacci.
Non è mia, è di Socrate. Leggere per credere:
Nell’antica Grecia Socrate aveva una grande reputazione di saggezza.
Un giorno venne qualcuno a trovare il grande filosofo, e gli disse:
– Sai cosa ho appena sentito sul tuo amico?
– Un momento – rispose Socrate. – Prima che me lo racconti, vorrei farti un test, quello dei tre setacci.
– I tre setacci?
– Ma sì, – continuò Socrate. – Prima di raccontare ogni cosa sugli altri, è bene prendere il tempo di filtrare ciò che si vorrebbe dire. Lo chiamo il test dei tre setacci. Il primo setaccio è la verità. Hai verificato se quello che mi dirai è vero?
– No… ne ho solo sentito parlare…
– Molto bene. Quindi non sai se è la verità. Continuiamo col secondo setaccio, quello della bontà. Quello che vuoi dirmi sul mio amico, è qualcosa di buono?
– Ah no! Al contrario
– Dunque, – continuò Socrate, – vuoi raccontarmi brutte cose su di lui e non sei nemmeno certo che siano vere. Forse puoi ancora passare il test, rimane il terzo setaccio, quello dell’utilità. E’ utile che io sappia cosa mi avrebbe fatto questo amico?
– No, davvero.
– Allora, – concluse Socrate, – quello che volevi raccontarmi non è né vero, né buono, né utile; perché volevi dirmelo?
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